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AYURVEDA

Aggiornamento: 28 ago

Nel Cuore dell'AYURVEDA


L'Ayurveda ha avuto origine in India migliaia di anni fa'...


Il termine "Ayurveda" deriva dal sanscrito e si compone di due parole:

  • Ayus: significa "vita" o "longevità"

  • Veda: significa "conoscenza" o "scienza"


Ogni lunedì posteremo un articolo!

__________________


Primo articolo:


Ayurveda...Dalla conoscenza alla pratica di vita


Tadāyurvedayatītyāyurvedaḥ (Carakasaṃhitā, Sūtrasthāna, 30,23)

Āyurasmin vidyate anena vāyurvindanti ityāyurvedaḥ (Suśrutasaṃhitā, Sūtrasthāna, 1,15)

Il termine āyurveda significa “ciò che fa conoscere la vita”, “ciò che permette di ottenere una vita lunga” oppure “ciò al cui interno è presente la vita”. (E. Iannaccone)

Dall'incessante bisogno di comprendere e connettersi al senso più profondo della realtà, nasce l’intento di condividere questa esperienza che spero non abbia mai fine... perchè non v'è mai fine all'apprendimento dell'Ayurveda.


“Ciò che è sopra è sotto, cio che è fuori è dentro”.

Ogni essere vivente è in un unico e speciale rapporto di Microcosmo che si risolve nel Macrocosmo... L'uomo è in piccolo ciò che il mondo è in Grande.


La trama della realtà è espressione di una Unica totalità, perchè il Vero è l'intero.


In ogni mia cellula è contenuta l'informazione dell'intero Universo....Nutrire me, implica nutrire l'Universo stesso...

La conoscenza della vita ci coinvolge in un viaggio di auto conoscenza, una strada per il risveglio interiore, in cui risiede il motivo più profondo dell’essere al mondo. (cit. Ernesto Iannaccone)


Rispetto alla cultura occidentale, per l'Ayurveda il concetto di salute insiste sulle possibilità che l'uomo ha di potersi prendere cura di sé. Se il primo passo risiede nella conoscenza, il successivo è usarla come mezzo per praticarla nella vita di tutti i giorni.

Prevenzione e cura sono gli obiettivi del sistema medico ayurvedico, entrambi volti al mantenimento e recupero dello stato di “equilibrio a tutto tondo”.


Interessante e concentrarsi sul valore di prevenzione, con cui l’ayurveda intende l'insieme delle misure di carattere igienico, dietetico e comportamentale che sostengono un buon ritmo di salute.

La prevenzione si esprime quindi in una serie di misure atte a stabilire una relazione armoniosa tra individuo e l'ambiente in cui vive.


“È chiamato āyurveda ciò che descrive una vita benefica e

dannosa, felice e infelice, quello che è favorevole o sfavorevole per la vita, la misura della vita e la vita stessa”. C. Samhita


Come stile di vita, l'ayurveda educa ad entrare profondamente “nell'anima della realtà”, stimolando ognuno di noi a conoscere, quindi a comprendere che le risposte risiedono nel modo in cui scegliamo di informare il nostro corpo, la nostra mente e il nostro spirito.



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Articolo redatto da Dona



Secondo articolo:


INTERDIPENDENZA


L’ayurveda esprimendosi come sistema d medicina, invita a sviluppare una visione che coinvolga tutti gli aspetti della realtà.

Offrendo una ricca e comprensibile concezione della vita, prende in considerazione tutte le parti dell’esistenza umana: dal valore più astratto a quello più concreto nella fisiologia umana.


L’intima connessione di ogni essere con il respiro cosmico esorta a considerare l’universo quale espressione vivente, dall’ampio respiro.

Ogni essere vivente, quindi, richiama la relazione intercorrente tra le parti in un gioco continuo di relazione e interdipendenza tra le parti.


I principi su cui si fonda la medicina ayurvedica sono antichi quanto l’essere umano: è sempre esistita.


L’Ayurveda riconosce che la maggior parte della vita non è fisica, quindi non può essere studiata in modo oggettivo: il suo metodo rimanda ad una visione soggettiva e intuitiva.


Per comprendere come gli aspetti fisici e non fisici della vita operino in modo coordinato, la medicina ayurvedica osserva accuratamente il funzionamento della natura, riconoscendo una connessione intima tra i processi che avvengono in natura con quelli che avvengono nel corpo e nella mente.


C’è stato un tempo antico in cui l’essere umano sapeva di sapere; un tempo in cui intuire precedeva il fare.

“Era il tempo in cui vivere secondo natura muoveva lo spirito ancestrale dell’essere in vita.

Attraverso le orecchie ci connettiamo all’ascolto della voce Cosmica

La musica è riflesso del primordiale suono, vibrato nelle sue ancestrali note


All’aria corrisponde il tatto ... la pelle è accarezzata dall’aria

Ciò che entra in contatto con la pelle muove la prima carezza verso profonde dimore


Il fuoco si riflette negli occhi

Nel mettere a fuoco agiamo la capacità creativa di

trasmutare il vecchio in Nuovo


Muovi trasforma sostieni


L’acqua si connette al gusto: la lingua accoglie il

sapore della vita nelle sue molteplici sfumature di colore

Il cibo che gusti è parte della tua vita in creazione


Assapora e sii grato dei doni che la Natura ti offre


La terra si connette al senso dell’olfatto

L’odore della terra ...

Se chiudi gli occhi puoi ascoltarne la fragranza

Se ti connetti alla melodia del creato

Ti accorgi che ne sei parte integrante”(cit. Dona, da Terra che nutre)


Articolo redatto da Dona



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Terzo articolo:


Auto Conoscenza

Conosco per praticare… Pratico per conoscere


“Le più belle storie sono quelle che parlano in

silenzio,

in spazi intimi di dialogo …

Dove cadono confini,

si incontra il più intimo contatto.

Il contatto più vero è quello

che attraversa la pelle fino a giungere al cuore

Là, nello spazio del Cuore,

il tempo non è mai esistito

Io sono nel grande grembo materno.

Io e madre terra siamo qui per vivere

Ciò che mi accade

è nell’accordo tra madre terra e me,

per offrirmi occasioni per comprendere”. (cit. da Terra che nutre, Dona)

 

Come atto di auto conoscenza, accolgo le esperienze per cum prendere: sviluppo passo passo consapevolezza: prendo atto di far viaggiare mano nella mano ogni dimensione caratterizzante il mio esserci. Nel conoscere me stesso, traccio la via per conoscere l’Universo.

L’essenza di tutti gli esseri è la terra.

L’essenza della terra è  l’acqua.

L’essenza dell’acqua sono le piante.

L’essenza delle piante è l’essere umano.

Chandogya Upanisad

 

L’essere umano è il risultato di ciò che mangia, pensa e dice.

Il corpo mangia; la mente dice; lo spirito pensa.

L’esistenza risponde prontamente in base a ciò che l’essere umano le invia. Per cui le esperienze compiute mangiando, pensando, dicendo possiedono la capacità di portare equilibrio o meno nell’organismo.

Connesso all’Universo, l’essere umano è sintonizzato con le leggi che muovono i passi dell’intero creato.

Il nostro organismo è composto da cellule, ognuna delle quali è consapevole di appartenere ad un insieme organico.

Ogni cellula, quindi, è unita alle altre grazie ad un principio che rimanda all’Uno Tutto, che garantisce l’insieme in Vita.

 

Quale valore assume immergersi nel viaggio di auto conoscenza?


- Mi assumo la responsabilità di scegliere e praticare la direzione del mio viaggio

- Esplorando le funzioni con  cui si esprimono il corpo e la mente, alleno la capacità di riconoscere quale sia lo stile di vita indicato alla mia sostanziale natura.

- Scelgo e pratico piccole azioni di vita quotidiana indirizzate a tonificare la relazione con me stesso/a, a prescindere da ciò che mi accade.

- Divento consapevole del valore del come mi relaziono e non del cosa mi accade.

- Accetto l’impermanenza come naturale ritmo di vita. Tutto passa!

- Faccio esperienza per conoscere; conosco per mettere in pratica

 

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Articolo redatto da Dona



Quarto articolo:


Respiro


Ponte tra corpo e mente



Lo sforzo che l'universo ci chiede di fare in questo momento calarsi in spazi

interiori in cui coltivare l'ascolto di sé.

Nutro la qualità dei pensieri delle azioni, del generale stile di vita; incluso ciò

che mangio e il modo in cui lo pratico.

La pazienza alimenta la vitalità;

l'immaginazione sviluppa la creatività!

Il corpo è un organismo mentale.

Per comprendere come funziona il nostro

corpo, è necessario comprendere come usiamo la mente...


Se hai un problema risolvilo....

se non riesci, Dissolvilo

Rimani calmo

Non preoccuparti

Parla in verità

Perdona il nemico con pazienza

...

Nasciamo come Sole e viviamo come Luna:

alternanza di alti e bassi...


Semplificando Alleggerendo Lascio andare… Ci respiro dentro.

Il respiro è ponte tra corpo e mente

Porto l’attenzione al flusso del respiro naturale.

L’attenzione all’interno richiama lo sguardo ampio che unisce.


Prova: qualsiasi sia la tua routine quotidiana, ogni ora porta l’attenzione in te,

ascoltando il suono naturale del respiro. Chiudi gli occhi e ascolta...


In quei preziosi momenti stai ritornando al centro di te. Inspira senza forzare

con il naso ed espira con la bocca…


Senza sforzo, puoi mettere una mano sull’addome, accompagnando il

movimento ad onda del respiro che naturalmente ritrova il suo naturale

andamento.


Articolo redatto da Dona


respira...
respira...

Quinto articolo:


Relazioni

 

Amati

Impara a Prenderti cura di te

Impara a Cadere

Impara a Piangere

Impara a Ridere

Impara a donarti la Libertà

Apriti

Accogliti

Pacificati

Tu a contatto con il mondo

Sei Sempre Tu

Esisto Io perchè Esisti Tu



Articolo redatto da Dona



Sesto articolo:


Estate


La parola estate deriva dal Sanscrito idh- o aidh- che esprime l'idea di ardere, infiammare, accendere. In greco la raice della parola estate è αἴθω (aitho) con il significato di ardere; in latino aestas con il corrispondente significato di  calore bruciante. (https://www.etimoitaliano.it/2015/06/estate.html)


Aumentando il Calore, le indicazioni che seguono sono funzionali a gestire le azioni del fuoco digestivo agni, impegnato a trasformare le informazioni ingerite.

Le indicazioni che seguono si rivolgono alle caratteristiche generali della stagione, le quali influenzano la nostra specifica costituzione. Quindi è importante non assumere in assoluto le note successive, bensì adattarle alla propria natura che richiede la costante pratica dell’auto ascolto, unito al buon senso.


Il Simile attira il Simile: tale legge vale tanto nel Micro quanto nel Macro


Il calore che avverto per emanazione di calore dei raggi del sole si esprime con sensazioni di bruciore agli occhi, arrosamento della cute, male alla testa, irritazione dell’intestino; feci brucianti, sudore accentuato e maleodorante. Tra le caratteristiche che ho appena indicato, il comun denominatore rimanda al calore che richiama il calore stesso.

Per bilanciare, ovvero osservare l’equilibrio nella espressione dei cinque elementi, la regola generale è correggere con il dissimile.

Se avverto una sensazione di crescente calore, rinfrescare è l’azione congeniale a bilanciare l’espressione del crescente calore.


Praticamente:


-     Evitare o ridurre assunzione di alcool

-    Ridurre l’assunzione di cibi speziati, acidi e salati, ovvero evitare cibi con qualità calda

-   Dissetarsi con acqua fresca e non fredda di frigorifero per evitare di inibire l’azione del fuoco digestivo

-     Idratare con frutta e verdura ( fai esperienza diretta con i sapori di stagione: il contadino di fiducia abbinata alla conoscenza circa i doni che madre natura ci offre secondo la stagione ci orientano nella scelta.

-      Precisazione circa le solenacee: pur essendo espressione della stagione estiva, pomodori, patate, peperoni, melanzane, se assunte con alta frequenza, rischiano di scatenare reazioni allegiche; Il consiglio generale è assumere con parsimonia.

-      L’Ayurveda legge le allergie come effetto di una carica di tossine molto elevata presente nell’organismo: l’assunzione smodata di un cibo predispone l’organismo a registrare una prima risposta di intolleranza, fino a diventare allergia se non si ascolta l’esigenza di tendere all’equilibrio. A tale riguardo l’esempio che mi viene da fare è l’assunzione delle 4 P: pasta, patate, pizza, pane … l’effetto registrato dipende dalla non qualità della composizione del cibo assunto (farine raffinate, quindi morte; lievito che provoca fermentazione; zuccheri che innalzano la curva glicemica; abbondanza di dosi.

-      Idratare il corpo con frutta e verdura

-      Preferire cibi dal rasa dolce, astringente e amaro; ridurre quindi l’assunzione di rasa piccanti, salati e acidi. Il principio generale è sempre: tenersi leggeri per sostenere la capacità digestiva di Agni.

-       Consumare il pranzo quando il sole è allo zenit

-       Evitare di assumere cibo crudo la sera, per evitare l’insorgere di aria

-      Assumere durante la giornata tisane rinfrescanti a base di finocchio, menta e limone

-       Funzionale l’uso di menta piperita per rinfrescare la bocca

-   Svegliarsi presto la mattina per avvertire il senso di leggerezza in tutto l’organismo

-     Chi possiede un giardino, si può camminare a piedi nudi sull’erba bagnata dalla rugiada; per chi vive nelle vicinanze del mare, dedicarsi camminate la mattina presto, prima delle 10 (evitando la forza de raggi solari)

-    Pratica del respiro rinfrescante (tecnica di pranayama): formo un piccolo canale attraverso la lingua; inspiro facendo scorrere l’aria, espiro dalle narici

-  Impegnarsi in esercizi a favore dei muscoli addominali, come torsioni e massaggio interno; più in generale, esercizi che scaricano il fuoco di Pitta, particolarmente concentrato nel fegato e intestino tenue). Indirettamente ne beneficiano anche gli occhi che, richiamando l’elemento fuoco, sono collegati al fegato)

-    A tal riguardo suggerisco la quotidiana ginnastica ortottica: semplici movimenti degli occhi per sollecitare la tendenza della pigrizia de nervo ottico, soprattutto per chi è solito trascorrere molto tempo dinnanzi al Pc.

-     L’abbondanza di calore può scatenare emozioni quali ira e collera: un toccasana è prevenire attraverso l’acqua. Sorseggiare acqua e tenerla in bocca per un po’, prima di mandarla giù.

-     Uso olio di cocco o ricino per proteggere la pelle: specialmente l’olio di cocco, crea un leggero filtro protettivo, otre ad avere un’azione rinfrescante.

-     Il picco massimo di Pitta si ha alle 00.00. Preferibile andare a dormire prima di tale ora.

-     In Estate si suggerisce di praticare meno esercizio fisico rispetto alla Primavera.

-    Bagni di luna e passeggiate sotto i raggi della Luna sono indicati per rinfrescare la mente e in generale la testa.

-   Così pure auto massaggiare il corpo con delicatezza, soprattutto il viso e la testa; posso massaggiare la pianta dei piedi con olio di cocco, impiegando un tocco leggero.

                 


Articolo redatto da Dona




Sesto articolo:


AGNI

il fuoco digestivo  


 

Agni è il fuoco digestivo presente nell’intestino. Grazie alle distillazioni del cibo si alimentano e si rigenerano i tessuti che vitalizzano tutto l’organismo.


Agni, oltre ad essere il fuoco digestivo, è la capacità vitale che entra in ogni cosa: la vitalità esprime la presenza di Agni.


Io venero Agni ogni giorno, recitano i primi versi del Rig Veda.

I Rishi hanno ricevuto gli insegnamenti in stato di meditazione; le conoscenza della cultura vedica non dipende dalla sperimentazione, ma da una sapienza trasmessa per emanazione da Bhrama ai rishi.


“Degli inni del Ṛigveda si dice che furono visti dai ṛiṣi. Perciò i ṛiṣi possono essere definiti veggenti. (Essi)videro gli inni come si vede un albero o un fiume”(R. Calasso, L’Ardore).


Agni coinvolge tutti gli esseri: rappresenta una forza presente, sia a livello fisico che metafisico.

Agni dà luce e calore; sostiene la vita sulla terra; simbolo di purezza, agni è la radice della vita stessa.


Sulla terra Agni esiste in quattro forme diverse:

-Dyvia (energia celeste) esistente nel Sole.

-Bhauma (energia terrestre) sotto forma di fiamma.

-Udharya (energia viscerale) risiede nell’addome

degli animali.

-Akaraya energia presente nei minerali e nei metalli.


Da Agni dipende la produzione della forza Ojas, da cui dipende la forza dei tessuti (7 dhatu)

Da Agni dipende il valore (tejas).

Da Agni dipende l’Intelligenza (medha).


Il fuoco digestivo è presente nell’intestino come un liquido, il cui nome è Pitta.


Il Fuoco è Ovunque. Il suo rallentamento dipende dalla presenza di tossine, ovvero materiale non digerito. I diversi canali linfatici e sanguigni smettono di funzionare come dovrebbero: i pori della pelle, come le cellule in generale, sono erroneamente informate.


Come in alto così in basso: nel macrocosmo la funzione di Agni è espressa dal Sole; nel microcosmo agni svolge ogni funzione metabolica.


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Articolo redatto da Dona



Settimo articolo:


SEMPLICE

      Buon senso         


L’attenzione verso l’esistenza richiede un continuo esercizio di riflessività.


E’ necessario adoperarsi a comprendere il motore delle scelte; coglierne fino in fondo il significato: andare alla radice.

Dialogare a tu per tu con la propria coscienza.

Ascoltare il valore che emanano le scelte compiute e, soprattutto, sconfinare oltre la tavola apparecchiata.

Vivere dal di dentro il senso delle scelte con buon senso e poter affermare di essere

coscienti del proprio qui e ora.


E pian piano comprendiamo che e’ tutto molto piu’ semplice.


La semplicità non ha bisogno di etichette: essa si vive sulla propria pelle che sa ascoltare e tutto registra per confidarci, nel tempo, il viaggio migliore da compiere!


Direbbe Antonio Albanese: “Ripartiamo dai fondamentali”disimparando i linguaggi non famigliari e affezioniamoci alla famigliarità del buon senso che sa come ispirare

l’atteggiamento virtuoso, colmo di amore per la vita!


Benvenuta Estate!


Il clima estivo induce a scegliere azioni mirate a rinfrescare, quindi a bilanciare il calore proprio della stagione.

L’accento delle temperature elevate, richiede un’attenzione scrupolosa nell’ascoltarsi, quindi nell’adozione di scelte dedicate alla routine quotidiana tali da armonizzare il dialogo con madre natura.


Il modo in cui agiamo sul corpo influenza la mente e viceversa


In pratica, alcuni consigli

Alleggerisci Rinfresca Idrata il corpo: sorseggia acqua menta e limone (volendo, con

aggiunta di finocchio in polvere)

Idrata con frutta, specialmente durante la mattina

Cibarsi di frutta e verdura di stagione

Evita l’impiego di cibi acidi (yougurt), troppo salati e piccanti

L’olio di girasole e l’olio di cocco sono rinfrescanti e tonici per l’intestino

Alleggerisci Il carico dell’attività mentale: dedica qualitativamente del tempo al riposo della mente, ritirando all’interno i sensi.

Bastano pochi momenti dedicati al giorno, tali da diventare buone abitudini che condizioneranno positivamente il ritmo delle nostre giornate.     


Articolo redatto da Dona


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Ottavo articolo:


Chiudo gli occhi per vedere (P. Gauguin)


Uso lo sguardo più interiore riconoscendo il senso del corpo, custode di involucri dai confini illimitati. Perchè il senso del vivermi dal di dentro trova simultanee corrispondenze, fondendosi nella progressiva, spontanea comunione.


Lasciarsi andare impegna l'energia che sa di sapersi e potersi liberamente esprimere, oltre tempo e spazio; oltre le comuni barriere limitanti dell'io senza me, dell'io senza te.


Chiudo gli occhi per vedere: ci respiro dentro. Lascio che il respiro mi respiri.


Celebro la sacralità dell'azione


Mi impegno a vivere la responsabilità di essere al mondo nella unione armoniosa di corpo, parola, mente.


Abito i luoghi del vivere quotidiano nella consapevolezza di dovere esprimere nell'azione concreta il fondamento pratico dell'esserci.


Mi adopero nella disponibilità a conoscere per praticare la Bellezza


Mi impegno a riconoscere l'imparzialità delle esperienze, compagne di viaggio nelle avventure di scoperta di me stesso/a


Mi sento a casa per ciò che Sono: a mio agio nel disagio, partecipo come spettatore.


Osservo, accetto con distacco, sorrido in arrendevole presenza.


Viaggiando mi sposto da me per esplorare sguardi a tutto tondo; per poi rientrare e visitare in me il riflesso, in un unico sguardo.


Viaggio abitando me


Sentendo te


Avvicinando il Se'


Articolo redatto da Dona


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Nono articolo:


Corpo Parola Mente

RaccoglierSi


Osservando il mondo esterno, mi accorgo del fermento in crescita: l’elemento fuoco è accentuato, non solo per la stagione estiva richiamante Pitta, ma anche per l’anno 2025 dedicato all“energia che accende”.


Ricordandoci che nulla interviene con accento negativo o positivo, le qualità degli elementi che si pronunciano durante la quotidianità richiedono di osservarci per bilanciare, quindi agire attraverso l’energia complementare.


Se l’elemento fuoco lo avverto in modo pronunciato, eviterò di ingerire cibo particolarmente speziato; preferibile nutrirsi di cibi leggeri e rinfrescanti.

Inoltre a sostegno dell’equilibrio emotivo, sorseggiare acqua e approfittare della frutta e verdura di stagione: senza eccedere, preferibilmente due ore di distanza dai pasti principali, evitando dopo le 16 pm.


Il fuoco è altrettanto accentuato dall’aria: le qualità di entrambi gli elementi richiamano la necessità di stabilizzare, rallentare, idratare, addolcire, ammorbidire, osservando il respiro che ci respira.


Coltivare i proprio giardino; prendersi cura delle espressioni interiori che dialogano con ciò che è fuori. In un gioco di interdipendenza, l’esperienza guida le correzioni funzionali alla nostra unicità di natura, educandoci ad accogliere e accettare il valore della sacralità della vita.


Corpo Parole Mente: nell’accoglienza dell’interdipendenza, riconosco il valore dell’unione armoniosa di ciò che E!


Aum Shanti Shanti Shanti Aum


Buon viaggio


Articolo redatto da Dona


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Decimo articolo:


Sacre mani


Secondo Teofrasto le mani sono si uno strumento che rende l’uomo sapiente, ma è pur sensato affermare che ogni individuo possiede le mani perché è il più sapiente.


“Le mani, in effetti, sono uno strumento e la natura, come un uomo sapiente, da ogni cosa a chi può usarla. (Teofrasto, Sulla sensazione, III sec. A.c.)

Le mani sono considerate strumento creativo del cervello. Per il filosofo greco Aristotele esse rappresentano lo strumento degli strumenti.


Traduttrice di un mondo di idee, la mano è la prima parte del corpo che osserviamo con attenzione: essa esercita un rapporto di coordinazione tra il mondo interno e i mondo esterno; allo stesso tempo, essa richiama la relazione con il cervello, esprimendosi come sintesi tra movimento e pensiero.


I bambini imparano prima con le mani, poi con il cervello. Come antenne, esse trasmettono il messaggio permettendo l’elaborazione, quindi l trasformazione dell’esperienza.


Ciò che contraddistingue un individuo, come essere vivente dagli altri, è la sua capacità creativa di progettualità resa possibile dal creare nuova vita.

In un tutto integrato ogni individuo porta avanti la vita (i piedi ne sono l’espressione) e crea nuova vita ( le mani ne sono espressione). La testa, assieme alle mani e ai piedi, diciamo che sono le cinque estremità del corpo, attraverso le quali è possibile consolidare la relazione sempre presente tra me che vivo l’esperienza e lo spazio che accoglie la mia stessa esperienza.


Aggiungo il naso, come organo che capta le informazioni conducendole immediatamente al cervello.

L’espressione del corpo si comporta come un tempio che custodisce progressivi involucri, fino a giungere alla sostanza del sé.

Usiamo funzionalmente il corpo e le sue parti per entrare in relazione dinamica con il mondo.


Il tocco della mano consapevole, per esempio, produce un effetto a più livelli. Immaginiamo che l’effetto sia solo, epidermico; eppure, quando entriamo in contatto con la parte del corpo, consapevoli della sua funzione la relazione con il tutto che si crea è tale da produrre effetti a più livelli contemporaneamente.


Il corpo come organismo vivente muta ogni giorno ricreato costantemente dall’informazione intelligente che si è andata strutturando nel corso di millenni di anni di evoluzione. (Ernesto Iannaccone)


Conoscere la dinamica di comportamento del corpo umano mi permette di gestire funzionalmente la relazione con me stesso: è una pratica di riconoscimento di come il nostro corpo organismo sia perfettamente organizzato e vivacemente in continuo scambio con l’esterno, fino a comprendere che tra esterno e interno non esistono confini.


Articolo redatto da Dona

           

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Undicesimo articolo:


Conosco me stesso


“Secondo le Acharya la mente di una persona si qualifica sulla base del tipo di azione da essa ripetuta; questo perché tale qualità sarà in essa predominante” Charaka Samhita


Il corpo, la mente e l'Io formano un tripode su cui si basa il termine vita e che costituisce il fulcro di questo Veda (Ayurveda), che fu portato alla luce per gli esseri viventi.

L’uso eccessivo, negativo e perverso degli oggetti sensuali, del tempo e del potere di discrezione è tre volte tanto la causa dei disordini psichici e somatici.

Il corpo e la mente costituiscono la sede dei disordini nonché dei piaceri”. C. Samhita


L’anima (Jiva) è priva di disordini; è causa di consapevolezza in congiunzione con la

mente con i cinque elementi dei sensi e con gli organi sensoriali (l'udito, le sensazioni, la vista, il gusto, l’olfatto);

l'anima è eterna: essa rappresenta colui che osserva tutte le azioni"


L’esistenza umana è il risultato della congiunzione del corpo, della mente e dell'anima.


Il mondo esterno viene percepito dai sensi.

La mente possiede la cognizione della percezione.

La mente coinvolge anche l’intelletto.

L'anima non è coinvolta nelle attività mentali: osserva come testimone, senza cui alcuna consapevolezza sarebbe possibile.


Immergersi nella “grammatica” della vita, esorta l’azione che gradualmente conduce ad abitare la dimora della nostra unicità.


“Sapendo che sono diverso dal corpo, non ho bisogno di trascurare il corpo. È un veicolo che uso per negoziare con il mondo. È il tempio che ospita il Puro Sé interiore (…) .


Non guardare nessuno in termini di amico o nemico, fratello o cugino; non sprecare le tue energie mentali in pensieri di amicizia o inimicizia.

Cercando il Sé ovunque, sii amabile e equanime verso tutti, trattando tutti allo stesso modo.”(Adi Shankara)


Articolo redatto da Dona


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